PREMIO ORMEA IN TRANSITO

2023

La giuria – composta dagli scrittori Franca Acquarone, Marco Drago e Marino Magliani – ha decretato come vincitori di questa prima edizione del Premio Ormea in transito:

Massimo Berruti e Michele Vaccari

Conosciamo i premiati!

MASSIMO BERRUTI, sportivo e artista, è nato nel 1948 a Rocchetta Palafea (AT). È stato 6 volte campione italiano di pallone elastico tra gli anni ‘70 e ‘80. Come artista espone dal 1973 e continua a lavorare nel suo studio di Canelli.

Riportiamo di seguito le motivazioni della giuria:

“Con Massimo Berruti premiamo prima di tutto un individuo. Un individuo libero. Per una volta usiamo l’aggettivo “libero” senza retorica, ma in un senso molto letterale. Libero, Berruti, lo è sempre stato davvero, a partire dagli anni della sua giovinezza, gli anni ‘60, anni in cui cominciava a dipingere e si innamorava della pop art di Andy Warhol e Roy Lichtenstein nello stesso tempo in cui si faceva conoscere negli sferisteri di tutto il basso Piemonte e il Ponente Ligure.

Il suo aspetto fisico, prima ancora delle sue idee, è stato uno schiaffo in piena faccia al tradizionalismo intriso di reazionarietà del mondo contadino di quegli anni. I suoi avversari erano armadi di cento chili con le mani come badili, contadini dalle guance scottate dal sole, ragazzi di paese che ovviamente non avevano mai preso in mano un libro, figuriamoci un pennello. Massimo Berruti è arrivato nel mondo della pallapugno come un alieno, e tale è rimasto fino alla fine. Capelli lunghi, fisico longilineo, l’hobby della pittura: non lo si poteva prendere sul serio. Nel giro di poco tempo è diventato uno dei campioni più celebrati della pallapugno e oggi è in tutto e per tutto una leggenda vivente. Estraneo alla logica delle scommesse, male endemico del suo sport, ha portato nel mondo della pallapugno un’idea di modernità grazie alla sua intelligenza, la sua cultura, la sua sensibilità e al suo talento straordinario.

Ma oggi premiamo Massimo soprattutto per quello che è diventato dopo i trionfi sportivi. Non capita spesso che un campione sportivo diventi un artista di livello internazionale. Sport e arte non sembrano attività che possono coesistere nella stessa persona. Il miracolo si è compiuto con Berruti. La sua attività artistica, che si svolge ininterrotta da più di 50 anni, non ha mai conosciuto pause, dubbi, ripensamenti. La sua pittura, strettamente connessa alla psicologia, all’erotismo, alla filosofia, all’astronomia, al soprannaturale, non è la pittura che ci si aspetterebbe da un ragazzo nato nel 1948 a Rocchetta Palafea, semi-dimenticato paesino stretto tra Canelli e Nizza Monferrato. Non è la rappresentazione calligrafica delle colline e delle vigne pavesiane, non è l’omaggio nostalgico al bel mondo andato della civiltà contadina. Tutt’altro. Le sue opere, tutte eseguite a mano libera utilizzando l’aerografo, sono l’esaltazione dell’erotismo e della sessualità liberata dalle catene della vita borghese.
Anche nella sua arte, Berruti si è dimostrato un alieno e soprattutto si è dimostrato libero.”


MICHELE VACCARI è nato a Genova nel 1980, si occupa di editoria, cinema, rap e comunicazione dal 1996. Nel 2004, si è laureato al DAMS. Nello stesso anno, si è diplomato al Master biennale in Teorie e Tecniche della narrazione della Scuola Holden. Tra 2008 e 2018 ha lavorato per varie realtà editoriali (Transeuropa Edizioni, Mattioli 1885, Rizzoli, Fabbri, Piemme, Mondadori)e agenzie letterarie (Italian Literary Agency, Berla & Griffini, Kalama).   Nel 2018, ha ideato e diretto la collana di romanzi d’anticipazione Altrove per Chiarelettere. Come autore, ha pubblicato Italian Fiction (ISBN, 2007), Giovani nazisti e disoccupati (Castelvecchi, 2010), Delia Murena (Ad est dell’equatore, 2010), L’onnipotente (Laurana, 2011), Il tuo nemico (Frassinelli, 2017), Un marito (Rizzoli, 2018), Urla sempre, primavera (NN, 2021), Buio Padre (Marsilio, 2023).

Riportiamo di seguito le motivazioni della giuria:

“Il premio Ormea in transito a Michele Vaccari viene assegnato per l’instancabile attività di uno scrittore ancora giovane ma già autore di ben 8 romanzi, di cui gli ultimi 4 usciti in soli 6 anni. Un autore capace di proporre un’idea di letteratura viva e difficile da inquadrare in un tempo storico in cui la prima cosa che l’editore vuole sapere è in quale casella del mercato inserire il tuo libro. Vaccari non solo non suggerisce all’editore in quale casella inserire il suo lavoro, ma da un libro all’altro tende a cambiare pelle e soprattutto sembra voler puntare sempre più in alto. Nella sua traiettoria di scrittore è evidente come da un titolo all’altro l’asticella si sposti sempre più in alto, e come di volta in volta aumenti il grado di difficoltà che l’autore si pone. Vaccari, oltre a essere uno scrittore, è anche un curatore editoriale, editor, insegnante di scrittura e polemista. Da anni sbatte la testa, metaforicamente, contro il muro di gomma di un’editoria nazionale poco coraggiosa e gestita da pochi e influenti gruppi di potere. Negli ultimi tempi ha spesso espresso il timore che l’autofiction imperante stia prendendo il posto della narrativa vera e propria, che la testimonianza stia vincendo sull’invenzione. E allora il suo ultimo romanzo, Buio padre, ambientato tra i magici boschi dell’entroterra ligure, un luogo non troppo diverso da Ormea, è il trionfo del romanzo-romanzo, del romanzo d’avventura, d’invenzione, in cui i generi e sottogeneri letterari trovano una sintesi in quello che si può semplicemente chiamare “l’incantamento della letteratura”. Buio padre ci è sembrato il romanzo perfetto per esaltare la magia e il soprannaturale di luoghi come Ormea, oasi spazio-temporali di silenzio quanto  mai necessarie nel troppopieno di suoni e immagini in cui siamo ormai costantemente immersi.”

La cerimonia di premiazione si terrà sabato 30 settembre 2023 alle ore 21 a Ormea e sarà aperta al pubblico.